Maddalena Grazzini, art director di Artebinaria, presenta l’artista Gro Folkan.

La memoria ed il mistero di un sapere antico sono spesso l’essenza imprescindibile nel viaggio che ciascun individuo compie ogni giorno, passo dopo passo, tra sentieri desolati, sconosciuti, frammentati, dove la luce si alterna all’oscurità, il silenzio al rumore, il movimento alla stasi.

L’artista norvegese Gro Folkan valorizza le proprie radici portando le rune femminili e le antiche divinità nordiche, con il loro fascino ed il loro mistero, nelle sue composizioni, e lo fa attraverso un linguaggio estremamente contemporaneo e raffinato.

La sperimentazione materica e formale di Gro Folkan è il frutto di una ricercata padronanza dell’uso dei materiali, che sembrano vibrare sulla tela, dove il colore si combina magistralmente con i metalli come ad esempio l’oro, l’argento, il rame, o l’alluminio.

Nelle opere dell’artista norvegese l’individuo dialoga con le proprie origini, e vorticando come l’acqua, sollevandosi da terra, ricerca la luce, la propria forza, e la propria essenza, per danzare senza paura, e muoversi con consapevolezza nei sentieri, anche più tortuosi, che percorre ogni giorno nella sua vita.

Maddalena Grazzini

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