Esplorando i Capolavori di Artinside Museum. Episodio #1

Un Viaggio nel Capolavoro “La Lattaia” di Jan Vermeer in Realtà Aumentata con la Guida dell'Art Director di Artebinaria

Questo articolo segna l’inizio di un affascinante viaggio guidato dall’art director di Artebinaria – Maddalena Grazzini– alla scoperta dei singoli capolavori di Artinside Museum. Nel corso di questo percorso, esploreremo cosa è rappresentato in ciascun’opera, scopriremo dettagli affascinanti, conosceremo gli autori e sveleremo i significati nascosti di queste straordinarie opere d’arte. 

Ma come primo passo scopriamo assieme cosa è Artinside Museum e come funziona il primo museo immaginario senza pareti in realtà aumentata di Artebinaria.

Un Museo Senza Pareti

Artinside Museum è un luogo virtuale incantato dove l’arte prende vita in modi che mai avresti immaginato, attraverso la realtà aumentata. Non ci sono le pareti tradizionali in Artinside Museum, e  le tele dei grandi maestri sono sospese nello spazio intorno a te. 

Questo museo immaginario, concepito, curato e sviluppato da Artebinaria, è composto da 4 padiglioni con 20 sale espositive per un totale di 100 capolavori a portata di mano tramite il tuo iPhone o iPad. Grazie alla tecnologia della realtà aumentata, l’arte viene portata al di fuori dei confini fisici, offrendo un’immersione unica nel mondo dei capolavori che hanno segnato la storia dell’arte.

Entra nel Mondo di Artinside Museum

Per iniziare il tuo viaggio nell’arte con Artinside Museum, segui questi semplici passi:

Step 1: Scarica la app “Artinside Museum”da App Store seguendo questo link.

Step 2: Lancia la app e scegli di entrare nel primo dei quattro Padiglioni, quello dedicato alla Vita Quotidiana. La visita al primo padiglione è gratuita, e consente l’ingresso a cinque sale espositive e a 25 opere pittoriche dei grandi Maestri quali Jan Vermeer Edgar Degas, Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent Van Gogh, Claude Monet, Henri de Toulouse-Lautrec, Paul Cézanne, Berthe Morisot, Jan Steen, Umberto Boccioni, Petrus Christus, Pieter Brueghel il Vecchio.

Per visitare gli altri padiglioni dedicati al Ritratto, alla Mitologia e al Sacro, puoi effettuare l’acquisto in app per ottenere l’accesso completo a tutti i contenuti del padiglione corrispondente.

Step 3: Premi il pulsante “Enter AR” mantenendo il dispositivo dritto di fronte a te,  e sarai accolto da un menu composto da cinque pannelli che ti daranno accesso alle cinque sale espositive del primo Padiglione. Puoi leggere su ciascuno dei cinque pannelli il titolo della sala in cui ti trovi. 

Basta toccare uno dei pannelli del menu per entrare in una sala diversa dalla prima.  L’indicatore “A” di Artebinaria accanto al pannello del menu ti segnala in quale delle cinque sale ti trovi. Dall’alto verso il basso, i pannelli indicano la successione delle cinque sale del Padiglione.

Step 4: Una volta all’interno della  sala, guardati attorno, tenendo il dispositivo davanti agli occhi, e vedrai le cinque opere che si sono materializzate in 3D, in grandezza naturale, sulle pareti invisibili della sala in cui ti trovi.

Guida all'Utilizzo del Tuo Dispositivo per Esplorare l'Opera in Realtà Aumentata

Per scrutare con attenzione ogni dettaglio dell’opera, avvicinati all’opera con il tuo dispositivo, mantenendolo dritto di fronte a te, proprio all’altezza dei tuoi occhi. L’opera rimarrà immobile, sospesa nello spazio di fronte a te. 

Con il tuo dispositivo, puoi avvicinarti ulteriormente all’opera, esplorarla da ogni angolazione e ammirare i dettagli più affascinanti. Spostati di fronte all’opera proprio come faresti se essa fosse fisicamente presente davanti a te. Il tuo dispositivo è lo strumento che ti permette di rivelare davanti a te l’opera, in tutto il suo splendore. Ma ricorda, una volta che guardi fuori dallo schermo del tuo dispositivo, l’opera svanisce, e la magia si dissolve.

Adesso che hai capito cosa è Artinside Museum, e come puoi muoverti all’interno delle sue sale, sei pronto ad iniziare questa visita guidata alla scoperta del capolavoro di Jan Vermeer, noto con il nome di “La Lattaia”.

Entra nella prima sala

Entriamo nella prima sala  del Padiglione dedicato alla Vita Quotidiana. Ho selezionato cinque opere d’arte che rappresentano scene di attività lavorative, spaziando dal Quattrocento al Novecento. Questi capolavori ci conducono in un viaggio attraverso il tempo, permettendoci di esplorare momenti affascinanti della vita quotidiana. Tra i soggetti principali ritroviamo un orefice, dei contadini impegnati nella mietitura, una donna intenta a stirare, dei  selciatori al lavoro per pavimentare una strada e anche una domestica, protagonista del dipinto di Vermeer.

La Lattaia di Vermeer in Realtà Aumentata

La nostra attenzione si concentra sul secondo dipinto, che emerge mentre percorri in senso orario l’interno della prima sala dedicata alle attività lavorative. Questo capolavoro è “La Lattaia” di Jan Vermeer, pittore olandese del Seicento. Fai un passo in avanti verso l’opera con il tuo dispositivo, mantenendolo – come sai- sempre dritto di fronte a te, e guarda l’opera più da vicino. Sicuramente, guardando così da vicino l’opera, rimarrai colpito dall‘assenza di una cornice tradizionale che solitamente la circonda. Questo dettaglio aggiunge a mio avviso un tocco di fascino, come se l’opera fosse stata liberata dall’incessante passare del tempo. Noterai anche che l’assenza di cornice enfatizza le dimensioni ridotte dell’opera stessa, che misura poco più di 40 centimetri per lato.

Una Domestica Olandese

Vermeer ritrae una donna robusta e forte all’interno di ambiente domestico semplice ma ricco di dettagli significativi. Rivolgiamo tutta la nostra attenzione a questa figura femminile. Come è vestita? Cosa sta facendo?

La giovane indossa un corpetto color giallo brillante con cuciture rossastre, un ampio grembiule blu su una pesante gonna di lana rossa, e una cuffia bianca, in lino. Uno dei dettagli affascinanti sono i manicotti da lavoro che non fanno parte del corpetto giallo, ma che vengono indossati separatamente per proteggersi dalle macchie.

La donna ritratta da Vermeer in questo dipinto è una domestica, che sta svolgendo uno dei suoi compiti quotidiani: sta versando il latte da una brocca, che tiene con entrambe le mani, in un contenitore posto su un tavolo.

Cosa sta preparando la domestica?

Sul tavolo, accanto alla giovane domestica, si trova una suggestiva natura morta, dipinta con minuti tocchi di colore. Avvicinati assieme al tuo dispositivo ancora un po’ all’opera e soffermati sull’area in basso a sinistra del dipinto. Qui puoi notare i dettagli illuminati dalla luce tremolante che filtra dalla finestra sui pezzi di pane raffermo. La donna sta versando lentamente il latte in un recipiente noto come “forno olandese,” utilizzato per le cotture prolungate del cibo. È probabile che la domestica stia per utilizzare il pane raffermo raccolto sul tavolo per trasformarlo in un piatto appetitoso, forse un dolce a base di pane secco inzuppato nel latte.

La Luce e l'Atmosfera

Vermeer è noto per il suo uso magistrale della luce. La finestra a sinistra proietta una luce intensa sulla scena, creando contrasti di luce e ombra che enfatizzano i dettagli. La luce proveniente dalla finestra illumina il volto della domestica e la superficie riflettente del contenitore del latte, creando un effetto di realismo straordinario.

Adesso, portati con il tuo dispositivo più vicino all’area laterale sinistra dell’opera, e osserva la finestra con maggior dettaglio…qui noterai un dettaglio curioso: c’è un vetro rotto, e da questa apertura penetra una luce diretta non filtrata.

Il Tempo Impresso sulla Parete Bianca

Adesso fai un passo indietro, mantenendo sempre il tuo dispositivo di fronte a te, per inquadrare l’intera tela e non il singolo dettaglio. Alle spalle  della giovane domestica, spicca una parete bianca che svela i segni del tempo. La luminosità sulla parete aumenta gradualmente man mano che ci si avvicina all’interno della stanza. Questa parete, apparentemente liscia, rivela piccoli dettagli che narrano storie passate: buchi di chiodi, crepe e fessure sono evidenti. Queste imperfezioni, rese attraverso variazioni nelle tonalità pittoriche, conferiscono alla parete un aspetto autentico e vissuto nel corso del tempo.

 Puoi anche notare chiari segni di intonaco scrostato, a sottolineare ulteriormente l’antichità dell’ambiente.

Le Scelte di Vermeer

Ma c’è di più. Alcune analisi radiografiche sull’opera hanno rivelato molti pentimenti, tra cui la pittura di una carta geografica sulla parete di fondo. Questo dettaglio ci fa riflettere sulle scelte artistiche di Vermeer. Molto probabilmente, l’artista aveva inizialmente inserito questa carta geografica, ma in seguito aveva deciso di eliminarla. Questa decisione potrebbe essere stata presa per rendere l’ambiente più semplice ed umile, perfetto per una scena domestica. Ecco un esempio di come Vermeer lavorava con attenzione ai dettagli e alle composizioni delle sue opere per trasmettere un messaggio preciso e catturare la vita quotidiana in modo autentico.

La Sorpresa delle Piastrelle

Ora, spostasti con il tuo dispositivo ad osservare l’area in basso al centro del dipinto. Qui puoi vedere una fila di piastrelle che funge da battiscopa. Ma c’è una sorpresa nascosta: una delle piastrelle raffigura Cupido, il Dio dell’Amore, con il suo arco. Questo dettaglio curioso sarà esaminato più nel dettaglio in seguito, poiché racconta una storia intrigante tutta suo.

Esplorando l’Ambiente Circostante

Continuando l’ esplorazione di questo piccolo capolavoro, sposta l’attenzione nell’area in alto a sinistra, dove puoi notare una serie di dettagli affascinanti nell’ambiente circostante. Accanto alla finestra, c’è una gerla appesa e un paiolo d’ottone. Spostando invece il tuo sguardo attraverso il tuo dispositivo verso l’area in basso a sinistra, noterai briciole sparse, ed uno scaldino. Lo scaldino è una scatola di legno perforata con all’interno dei carboni ardenti, utilizzata per riscaldare l’ambiente domestico.

Il Significato Profondo di "La Lattaia"

“La Lattaia” è molto più di una semplice rappresentazione di vita domestica. Questo dipinto incarna la virtù domestica in quanto tale come  valore fondamentale nei Paesi Bassi del XVII secolo. Cattura il momento preciso in cui la domestica svolge il suo compito quotidiano con precisione e attenzione, trasformando un momento apparentemente comune in un capolavoro intriso di significato e raffinatezza.

Oltre le virtù: Il Simbolo del Desiderio

Le domestiche dell’epoca erano spesso considerate anche simboli del desiderio. Vermeer ha aggiunto un dettaglio intrigante a questo dipinto: come accennato in precedenza, su una delle piastrelle del battiscopa è raffigurato Cupido, la divinità dell’amore e dell’attrazione. Questa immagine di Cupido si trova proprio accanto allo scaldino, un simbolo del calore amoroso e del desiderio. Questi dettagli aggiungono un ulteriore livello di profondità al dipinto. “La Lattaia” di Vermeer, oltre a rappresentare le virtù domestiche e i valori della società olandese, diventa anche un simbolo del desiderio e delle passioni umane.

I Colori di Vermeer

Durante il periodo in cui Vermeer dipinse quest’opera, i pittori avevano a disposizione solo un numero limitato di pigmenti. Dai nostri studi sappiamo che Vermeer ne utilizzava circa una ventina, sebbene in realtà ne impiegasse poco più di 10 con regolarità. Tra i pigmenti preferiti da Vermeer troviamo il giallo di piombo-stagno, noto anche come giallo limone o giallo brillante, sviluppato intorno al 1200. Un altro pigmento importante era il costoso blu oltremare, estratto dalle pietre preziose del lapislazzuli, spesso provenienti dalle montagne dell’Afghanistan. Questo blu oltremare conferiva alle sue opere sfumature di blu brillante e profondo. Tuttavia, a causa del suo elevato costo, molti pittori dell’epoca optavano per l’azzurrite, una scelta più economica ma altrettanto efficace.

175 Fiorini

Nell’asta di Amsterdam del 16 maggio 1696, “La Lattaia” di Vermeer fu aggiudicata per la considerevole somma di fiorini 175, testimoniando la straordinaria maestria dell’artista e il valore intrinseco di quest’opera che continua a incantarci ancora oggi.

La Vita Enigmatica di Johannes Vermeer

Johannes Vermeer rimane un enigma nell’ambito dell’arte. Pur avendo vissuto una vita relativamente breve, il suo lavoro continua a incantarci secoli dopo la sua morte.

Il padre di Vermeer proveniva da una famiglia di artigiani, ma decise di intraprendere una svolta nella sua vita diventando locandiere, un mestiere redditizio per l’epoca. I suoi affari fiorirono, tanto che si unì alla Corporazione di San Luca di Delft come mercante d’arte, organizzando vendite di quadri nella sua locanda. Alla sua morte, passò la sua attività al figlio Johannes Vermeer, noto anche come Jan, il secondo figlio e il primogenito maschio.

Vermeer è celebre per la sua produzione artistica limitata, ma straordinariamente dettagliata. Dipinse con lentezza e grande precisione. Realizzò circa 50 opere durante la sua vita, ma solo 34 sono giunte a noi. Fece brevi viaggi nei dintorni di Delft, e le sue opere riflettono la vita e la cultura dell’Olanda del XVII secolo, un periodo di prosperità e indipendenza.

All’età di vent’anni, Vermeer sposò la giovane Catharina Bolnes, due anni più grande di lui e proveniente da una famiglia benestante. La coppia ebbe ben 15 figli, di cui purtroppo quattro morirono in tenera età.

La vita di Vermeer fu tragicamente breve. Morì a soli 43 anni, lasciando dietro di sé la vedova e undici figli, tutti gravati da pesanti debiti. La situazione finanziaria divenne così critica che Catharina fu costretta a dichiarare bancarotta e persino a vendere i quadri del marito per coprire i debiti, tra cui quelli contratti con il panettiere.

Artinside Museum
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CREDITI PER L'OPERA D'ARTE

i crediti per l’opera d’arte sono menzionati nell’applicazione e sono riportati anche qui sotto:

Rijksmuseum

Credit Line: Purchased with the support of the Vereniging Rembrandt

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