Proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta dei capolavori in realtà aumentata di Artinside Museum.
Dopo aver esplorato il capolavoro di Vermeer, “La Lattaia,” nella sala dedicata alle attività lavorative, oggi ci sposteremo in un’altra sala del primo Padiglione. Questa sala ospita opere che ritraggono scene di vita parigina all’interno di caffè e locali notturni. Sarò la tua guida in questa avventura alla scoperta di un’opera del pittore francese Henri de Toulouse-Lautrec, intitolata “Al Moulin Rouge.”
Accediamo al primo Padiglione di Artinside Museum, focalizzato sulla Vita Quotidiana, e selezioniamo il terzo pannello dal menu della realtà aumentata per entrare nella sala tematica “All’Opera, al Circo, nei Caffè parigini”.
Mantieni il dispositivo di fronte a te e spostati leggermente verso sinistra per trovarti di fronte al dipinto del pittore francese Toulouse-Lautrec, dal titolo “Al Moulin Rouge”. Quest’opera ha dimensioni di 123 cm in altezza per 141 cm in larghezza.
Se hai dubbi su come accedere ad Artinside Museum, ti invito a consultare il nostro articolo articolo precedente, dove troverai una guida dettagliata su come utilizzare l’app e accedere all’opera.
Il 6 ottobre del 1889, due audaci uomini d’affari, Joseph Oller e Charles Zidler, inaugurano un locale da ballo senza precedenti, sulla collina di Montmartre. La sua insegna è costituita da un finto mulino a vento dipinto di rosso, un colore che si sposa perfettamente con l’atmosfera del locale e lo rende visibile anche da lontano. Il successo è immediato, e ciò è dovuto anche al vasto repertorio di danze e spettacoli, all’epoca considerati audacemente licenziosi. Tra questi, spicca il celebre French Cancan, un ballo sfrenato in cui le ballerine sollevavano energicamente le gambe in aria, lasciando intravedere le loro gambe. Vestite con abiti neri, gonnellini a ruota, gilet decorati e gonne con balze, le ballerine del Cancan riuscivano a incantare tutti i clienti del Moulin Rouge.
L’opera che ti trovi davanti è stata dipinta intorno al 1893, quando il Moulin Rouge era al massimo della sua fame ed era il centro più famoso della vita parigina notturna.
All’interno del “Moulin Rouge”, gli spettatori potevano godere della vista di una ampia pista da ballo ornata di numerosi specchi. Inoltre, un balcone rialzato circondava la sala, offrendo una vista panoramica sulla pista sottostante.
Il celebre pittore Henri de Toulouse-Lautrec aveva il suo studio a poca distanza dal Moulin Rouge, e spesso trascorreva le sue serate all’interno del cabaret, in compagnia di amici e ballerine. Era talmente affezionato al locale che gli era stato persino riservato un tavolo, un piccolo tavolino di marmo bianco. Mentre ti avvicini all’opera in realtà aumentata, puoi notare cinque persone sedute a questo tavolo speciale di Toulouse-Lautrec.
Guardando attentamente le persone sedute al tavolo, tra cui tre uomini e due donne, non riconoscerai immediatamente l’artista.
Dove è dunque il ritratto dell’artista? Se sposti lo sguardo sullo sfondo del dipinto, seguendo la linea diagonale formata dai due signori con la bombetta seduti al tavolo, noterai un individuo alto e magro, accanto a un signore con una grande testa sotto una bombetta, notevolmente più basso. Ecco, questo secondo personaggio è proprio Henri Toulouse-Lautrec, l’artista che stavamo cercando all’interno del dipinto.
Sposta adesso la tua attenzione dietro le spalle del pittore. Noterai una giovane donna facilmente riconoscibile dalla scollatura sul retro del suo vestito, mentre si sta sistemando l’acconciatura davanti ad uno degli specchi della sala. Ha entrambe le mani sulla testa, occupata a sistemare le trecce in uno chignon.
Questa giovane donna è La Goulue, la celebre ballerina del Moulin Rouge, famosa per guadagnare ben 3750 franchi d’oro al mese, mentre le sue colleghe ballerine ne guadagnavano circa 150 per due balli al giorno. Grazie ai suoi scatenati balli che incendiavano l’entusiasmo di tutti i clienti del Moulin Rouge, La Goulue era diventata una celebrità e persino la protagonista dei manifesti pubblicitari del locale, disegnati proprio da Toulouse-Lautrec, in cui la donna veniva ritratta con la gonna alzata e la gamba slanciata.
Sposta adesso l’attenzione verso il tavolo. I compagni notturni dell’artista qui ritratti sono un fotografo un venditore/rappresentante e un editore.
All’estremità sinistra del tavolo, vicino a una caraffa e a un bicchiere colmo di una bevanda arancione, è seduto l’editore Edouard Dujardin, Si riconosce per il suo monocolo, la lunga barba rossiccia, un cappello morbido e un bastone da passeggio.
Nell’uomo con barba e baffi si riconosce invece il fotografo Paul Sescau che aveva lo studio fotografico molto vicino a place Pigalle; accanto a lui siede Maurice Guibert, che era un rappresentante di una nota azienda di champagne.
Le due donne presenti al tavolo sono le accompagnatrici a pagamento, e c’è chi le ha identificate con la ballerina spagnola Marcarona, e con Jane Avril.
La prima signora, seduta accanto all’editore, presenta un volto pesantemente truccato. La donna di spalle, incorniciata dai capelli color arancione è invece Jane Avril. Indossa una mantellina scura con colletto rialzato e maniche a sbuffo. Sul capo sfoggia un vistoso cappello con alette laterali nere e trasparenti e un pennacchio di piume di struzzo. A quei tempi il cappello era considerato un elemento irrinunciabile per le donne, e la sua produzione impiegava ben 2400 modiste in città.
Rimane un mistero l’identità della donna sul lato destro dell’immagine, che guarda in alto verso lo spettatore, con il volto illimitato dalle luci verdastri della scena. Alcuni la hanno descritta come Nelly C. o la ballerina May Milton, ma la sua vera identità rimane oggetto di dibattito. Il pezzo di tela su cui è dipinta è un’aggiunta, così come la striscia lungo il fondo, che corre per l’intera larghezza della tela e mostra la balaustra in legno, la sedia e il vestito nero. Sembra che il pittore abbia voluto estendere il formato originale per catturare ancora meglio l’atmosfera distintiva del Moulin Rouge.
La predominanza del colore verde in questa parte del dipinto evoca l’immagine dell‘assenzio, una bevanda alcolica molto popolare dell’epoca, associata allo stile di vita bohémien.
Di origine artistocratiche, Henri de Toulouse-Lautrec fu uno degli artisti più importanti della Parigi della fine Ottocento.
Non ebbe la possibilità di condurre una normale esistenza, a causa di due brutte cadute avvenute in giovane età e di una malattia fisica debilitante (derivata dalla consanguineità all’interno della sua famiglia: i suoi genitori erano cugini) per cui i suoi arti inferiori non si svilupparono completamente. Da adulto Toulouse Lautrec era alto solo 1,52 cm.
Ciononostante fu un artista celebre, che preferiva alla pittura il mezzo più veloce del disegno e della litografia. Frequentatore assiduo dell’ambiente di Montmartre (caffè, teatri, bordelli, sale da ballo), nei suoi lavori ritraeva la tristezza nascosta dietro i bei costumi. Dopo una vita di eccessi si spense a soli 36 anni.
I crediti per l’opera d’arte sono menzionati nell’applicazione e sono anche forniti di seguito.
Credit line: Helen Birch Bartlett Memorial Collection