Esplorando i Capolavori di Artinside Museum #8

Un Viaggio nel dipinto “L’Annunciazione” di Hans Memling in Realtà Aumentata, con la Guida dell’Art Director di Artebinaria

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Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei capolavori in realtà aumentata di Artinside Museum. Oggi, facciamo il nostro ingresso nel quarto Padiglione dedicato al tema del “Sacro”, in vista anche dell’avvicinarsi delle festività natalizie.

Gli artisti di tutte le epoche hanno affrontato i temi sacri interpretandoli attraverso la loro sensibilità, la loro fede e, soprattutto, il contesto storico e culturale in cui vivevano. Tra i soggetti iconografici più rappresentati troviamo le storie tratte dalla Bibbia, che vanno dall’Antico Testamento con i suoi racconti sulla vita umana, le origini e la storia del popolo di Israele, al Nuovo Testamento, incentrato sulla vita di Gesù.

Il viaggio nel Padiglione del Sacro inizia con una selezione di capolavori raffiguranti la Madonna con il Bambino, spaziando dal Duecento al Settecento. Prosegue poi attraverso cinque opere dedicate al tema dell’Annunciazione e altre cinque che ritraggono l’Adorazione dei Magi e dei Pastori. Il percorso nel sacro continua con opere che illustrano vari episodi biblici, e si conclude con una collezione di  cinque opere dedicate all’iconografia dei Santi.

Iniziamo dunque questo affascinante viaggio nel mondo del Sacro, entrando in realtà aumentata nel Quarto Padiglione di Artinside Museum.

Entriamo nella Seconda Sala del Quarto Padiglione

Accedi ora al quarto padiglione dedicato al tema “Il Sacro” e troverai un pannello con i menu delle cinque sale che compongono la sua collezione. Scegli la seconda opzione dal menu, e guardati attorno, mantenendo il dispositivo sempre dritto di fronte a te, all’altezza degli occhi. Ruotando lo sguardo in senso orario, vedrai apparire in realtà aumentata le seguenti opere: l’Annunciazione di Masolino e l’Annunciazione di Hans Memling, entrambe risalenti al XV secolo, l’Annunciazione di Paolo Veronese del XVI secolo, l’Annunciazione di El Greco del XVII secolo e La Orana Maria (Ave Maria) di Paul Gauguin datata al XIX secolo.

The Annunciaton by Memling in AR - Room

Il tema dell’Annunciazione

Il tema dell’Annunciazione è uno dei più iconici e significativi nell’arte sacra cristiana. Rappresenta il momento in cui l’Arcangelo Gabriele appare alla Vergine Maria per annunciare che diventerà la madre di Gesù Cristo, il Figlio di Dio, concepito dallo Spirito Santo.  Questo evento è narrato nel Nuovo Testamento, nel Vangelo secondo Luca (Luca 1:26-38). Dapprima Maria è turbata e spaventata dall’arrivo dell’Angelo, ma  poi accetta con umiltà la volontà di Dio.

Oggi ci concentreremo nell’esplorare insieme l’Annunciazione di Hans Memling.

🖼️ Padiglione: Quarto Padiglione. Il Sacro

🏛️ Sala: Seconda Sala. Le rappresentazioni dell’Annunciazione dal Quattrocento all’Ottocento

📍Posizione: Secondo dipinto (in senso orario) 

🎨 Opera: L’Annunciazione di Hans Memling

L’Annunciazione di Hans Memling

Il dipinto di fronte a noi non è di dimensioni molto grandi, misurando circa 76 centimetri in altezza e 55 in larghezza. È molto probabile che fosse stato commissionato per adornare la dimora di un ricco committente di Bruges. Quest’opera è ricca di dettagli e simboli significativi, tipici di una rappresentazione di questo genere. Come il nome della sala suggerisce e il titolo dell’opera indica, ci troviamo di fronte a uno dei soggetti più comuni nell’arte cristiana: l’Annunciazione. Essa raffigura l’Arcangelo Gabriele mentre annuncia alla Vergine Maria che darà alla luce Gesù, il Figlio di Dio. Ma esaminiamo l’opera nel suo complesso. Dove si svolge la scena? Chi sono tutti i personaggi presenti, e quali dettagli l’artista tedesco di formazione fiamminga ha inserito per rendere la narrazione ancora più affascinante?

L'Annunciazione in un Ambiente Intimo

Iniziamo la nostra esplorazione osservando l’opera nel suo insieme. Al primo sguardo, è evidente che la scena si svolge all’interno di una camera da letto, come indicato dalla presenza di un sontuoso letto a baldacchino di colore rosso brillante. Questo tipo di letto, noto come “letto sospeso”, prende il nome dal fatto che il baldacchino veniva appeso al soffitto mediante delle corde, come puoi notare dalle corde tirate nell’angolo in alto a sinistra del baldacchino, che si collegano al soffitto di legno.

I letti sospesi erano popolari nella regione settentrionale intorno al 1400 e sono rappresentati anche in numerosi manoscritti dell’epoca. Nota inoltre che la tenda del baldacchino è legata, probabilmente per agevolare l’accesso al letto durante il giorno. Questo dettaglio iconografico ha anche un significato simbolico, ma approfondiremo questo aspetto in seguito.

Accanto al letto, puoi ammirare un elegante mobile di legno su cui sono posizionati tre oggetti: un candelabro vuoto, una palla di lino in cera e un’ampolla di vetro. Questo mobile è realizzato con legno pregiato e presenta pannelli frontali decorati con incisioni, oltre a un’apertura sigillata da elaborate serrature.

Ora concentriamoci sulla pavimentazione, composta da piastrelle disposte in un motivo a scacchiera, con una sequenza alternata di quadrati chiari e scuri. Le piastrelle chiare sembrano essere realizzate in un materiale pietroso o ceramico dai toni del beige, ocra o avorio, mentre i quadrati scuri presentano sfumature marroni o grigie. Nel centro di ciascun pattern a scacchiera è presente una piastrella blu inserita all’interno di un quadrato ocra. Inoltre, sulla pavimentazione sono presenti mattonelle ottagonali più grandi di colore scuro. Questo design geometrico, semplice ma elegante, contribuisce a creare un senso di ordine e raffinatezza nella stanza.

Nell’angolo in basso a destra, noterai un vaso poggiato direttamente sul pavimento, contenente un giglio bianco e un’iris viola. Alza lo sguardo leggermente per osservare meglio un inginocchiatoio di legno, con un libro rosso posato sopra di esso.

Continuando a esplorare la stanza, sposta lo sguardo a sinistra, dove puoi vedere una finestra aperta dalla quale proviene la luce principale che illumina la scena.

Ora cerchiamo di identificare i personaggi ritratti in questa lussuosa camera da letto.

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Il Messaggero Divino: L'Arcangelo Gabriele

Sulla sinistra della scena si trova l’arcangelo Gabriele, il messaggero di Dio. E’ scalzo e si genuflette davanti alla Vergine. Se abbassi lo sguardo, vedrai le dita del piede sinistro dell’arcangelo poggiare delicatamente sul pavimento.

Nella mano sinistra, Gabriele tiene uno scettro, simbolo del suo ufficio come inviato di Dio. Le dita sollevate della sua mano destra suggeriscono che ha appena pronunciato le parole di saluto alla Vergine: “Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te”.

L’Arcangelo indossa un piviale – un tipico indumento liturgico dei sacerdoti –  pesantemente ricamato in rosso su fondo dorato. Se ti avvicini per osservare da vicino il suo ampio piviale, noterai che è bordato con figure di serafini grigi e rossi intervallati da ruote.

Per tenere fermo l’ampio mantello è stata utilizzata una grande spilla d’oro. Riusciresti a riconoscere le pietre preziose che compongono questa spilla? Si tratta di un fermaglio davvero prezioso: quattro gemme cabochon, di cui due rubini e due zaffiri, circondano un diamante con taglio a punta.

Inoltre, Gabriele indossa un diadema decorato con rubini e zaffiri, che incornicia i suoi riccioli ramati che scendono sulle spalle.

La presenza di un abito così sontuoso è un riferimento alla celebrazione di un evento straordinario: il mistero dell’incarnazione, in cui il Verbo divino, cioè Dio stesso, si incarna nel grembo della Vergine Maria, come annunciato dall’Arcangelo Gabriele.

L’Arcangelo Gabriele si trova di fronte a un personaggio di grande importanza e dignità, la Vergine Maria, e il suo abbigliamento è scelto con cura per rispecchiare la solennità di questo evento straordinario.

Maria nell'Atto dell'Accoglienza Divina

Sulla destra del dipinto è raffigurata nella sua interezza la Vergine Maria, che indossa un manto blu scuro su un abito chiaro, bordato da gemme e perle.

La Vergine è rappresentata come una giovane donna, dai lunghi capelli ramati che le scendono sul petto. Ha gli occhi abbassati ed una mano la porta sul petto, mentre con l’altra indica la pagina del libro posto sull’inginocchiatoio posto accanto a lei.

Maria ha appena ricevuto l’annuncio dall’Arcangelo Gabriele e sembra essere in fase di alzarsi o inginocchiarsi, sostenuta da due angeli. La sua mano sul petto esprime la sua accettazione e sottomissione alla volontà di Cristo, accogliendo l’annuncio divino con umiltà e devozione.

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Gli Angeli Accanto a Maria

Pur essendo di dimensioni inferiori rispetto all’Arcangelo Gabriele, essi emanano una profonda solennità. Osserva attentamente l’angelo posto alla destra della Vergine, quello con le ali di un verde scuro intenso. Cosa sta facendo? In quale gesto è coinvolto?

Spostando lo sguardo verso il basso, scoprirai che questo angelo si sta chinando per sollevare delicatamente la veste della Vergine, mentre accenna un leggero sorriso. L’altro angelo, il cui volto somiglia notevolmente a quello della Vergine, guarda direttamente verso lo spettatore, stabilendo un contatto visivo con chi osserva l’opera.

Il sollevamento dello strascico identifica la Vergine come una sposa reale.

Il Libro d'Ore

Avvicinati ad osservare il libro che sta indicando la Vergine con la mano sinistra. Puoi notare una lettera rossa, molto probabilmente una D all’inizio. Sembrerebbe quindi trattarsi del Libro d’Ore che contiene la frase: ‘Domine labia mea aperies‘ (O Signore, apri le mie labbra).

Le Ore della Vergine, anche conosciute come il Piccolo Ufficio della Vergine, erano il testo essenziale presente in ogni Libro d’Ore, rappresentando una parte fondamentale delle preghiere quotidiane e della devozione religiosa.

La Colomba Aureolata

Nel nostro percorso esplorativo dell’opera, manca un elemento di grande importanza: la colomba che appare alle spalle della Vergine, posizionata direttamente sopra il letto. Questa colomba sembra volteggiare sopra la testa della Vergine, raffigurata in una vista laterale, e la sua figura è circondata da un’aureola fiammeggiante.

La presenza di questo volatile all’interno della camera da letto della Vergine solleva delle importanti domande: quale ruolo svolge questa colomba e quale significato riveste all’interno di questa opera?

Il Simbolismo della Colomba: Lo Spirito Santo e il Miracolo dell'Incarnazione

Gli elementi presenti nel dipinto sono stati attentamente inseriti dall’artista per arricchire e sottolineare la narrazione rappresentata. Cominciamo proprio dall’ultimo elemento di cui abbiamo parlato: la colomba.

Il volatile aureolato che sospende il suo volo appena sopra la testa della Vergine è il simbolo stesso dello Spirito Santo e del concepimento miracoloso. La colomba rappresenta l’incarnazione straordinaria del Verbo, cioè Dio stesso, nel grembo di Maria, come annunciato dall’Arcangelo Gabriele durante l’Annunciazione.

In questo momento unico, Dio “sposò” la Vergine, facendola diventare la Sua sposa e, allo stesso tempo, la madre di Cristo, Suo Figlio. Attraverso l’azione dello Spirito Santo, Dio entrò miracolosamente nel grembo di Maria, inaugurando così il mistero dell’Incarnazione.

Il Simbolismo Regale del Letto a Baldacchino

La presenza di un sontuoso letto a baldacchino all’interno della stanza richiama l’immagine di una camera nuziale e suggerisce l’atto sacro della concezione. Questo richiamo alla camera nuziale è associato ai riferimenti presenti nel Salmo 19 e nel Canto dei Cantici della Bibbia. L’ambientazione nella camera da letto, con il suo baldacchino di un rosso brillante, ottenuto da uno dei pigmenti più costosi dell’epoca, conferisce al letto un’impronta regale, appropriata per rappresentare Cristo e Sua madre.

L'Abbigliamento Regale dell'Arcangelo Gabriele e il Ruolo Divino di Maria

Gli abiti indossati dall’Arcangelo Gabriele e la presenza degli angeli assistenti costituiscono un mezzo per enfatizzare gli aspetti regali della scena e sottolineare lo status regale e divino di Maria. Il gesto del sollevamento dello strascico del suo abito identifica la Vergine come una vera sposa reale. Grazie all’opera dello Spirito Santo, Maria è diventata la Sposa di Cristo e, un giorno, regnerà come regina.

La sua mano posata sul petto esprime la sua accettazione e la sua completa sottomissione alla volontà di Cristo.

Inoltre, il candelabro presente nell’opera mantiene una lunga associazione con il ruolo di Maria come Portatrice di Dio. Maria, rappresentata come il candeliere, simboleggia l’attesa di Cristo, la Luce del mondo, e la sua importanza nella venuta del Messia.

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Il Simbolismo della tenda annodata e degli altri oggetti

La tenda del letto nuziale è stata annodata e risulta prominente come un grembo materno. Il sacco-tenda del letto a baldacchino, che agevolava l’accesso al letto, diventa anche il simbolo del corpo stesso della Vergine, quindi un altro simbolo dell’incarnazione.

Nel dipinto, gli oggetti posti sopra l’armadio rappresentano il miracolo divino e la Vergine come Portatrice della Luce Divina. La fiasca di cristallo è paragonata al grembo della Vergine, con la sua limpidezza che richiama la purezza di Maria, e la luce che può essere irradiata attraverso il vetro simboleggia Cristo, che ha abitato e attraversato il suo corpo. L’ampolla luminosa e la finestra sono anch’essi simboli dell’incarnazione.

Anche la palla di lino cerato, posizionata sul mobile di legno, è in attesa di essere accesa, simboleggiando la luce di una nuova era e aspettando la fiamma di Cristo.

Il Giglio Viola-Blu: Simbolo del Futuro Dolore della Vergine

Tra i fiori raffigurati nel dipinto di Memling, c è un iris di colore blu/ viola accanto ai gigli bianchi. Questo fiore rappresenta un elemento tragico all’interno del contesto gioioso dell’Annunciazione e  fa riferimento al dolore che la Vergine Maria avrebbe dovuto sopportare per la futura morte sulla croce del Figlio. 

L’origine di questo simbolo risiede nella profezia di Simeone, quando predisse alla Vergine durante la Presentazione di Cristo: ‘Anche una spada trafiggerà la tua anima’ (Luca 2:35). Gli artisti, ispirandosi a questa immagine biblica, simboleggiarono il futuro dolore della Vergine attraverso l’iris, il cui antico nome latino, gladiolus, significava letteralmente ‘giglio spada’.

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Hans Memling

Per quanto riguarda l’autore di questa opera così densa di dettagli, scopriamo assieme brevemente di chi si tratta. Hans Memling è considerato uno dei maestri della pittura fiamminga del Quattrocento ed è noto per la sua abilità nella rappresentazione di dettagli realistici, la profondità spaziale e l’uso magistrale del colore. La sua opera è spesso associata alla Scuola di pittura fiamminga e alla tradizione della pittura fiamminga primitiva.

Pittore tedesco di formazione fiamminga, Hans Memling fu allievo e collaboratore del pittore Roger Van Der Weyden e influenzato dalla pittura di Van Eyck. Fu un grande ritrattista, e divenne il pittore preferito dell’alta borghesia di Bruges.

I suoi ritratti sono minuziosi nei particolari e mettono in risalto le singole personalità dei personaggi. Con la sua bottega, ben organizzata, avviò una vasta produzione di dipinti devozionali.

Ammira l'Opera in Realtà Aumentata

Ora che abbiamo completato l’analisi dell’opera d’arte e approfondito i significati di tutti i dettagli, ti invitiamo a esplorare il dipinto  nella seconda sala del quarto padiglione di Artinside Museum.

Durante questa esperienza, ti incoraggiamo a osservare l’opera da diverse prospettive, tenendo presente ciò che hai appreso.

Ti invitiamo a condividere le tue riflessioni e commenti scrivendo a info@artebinaria.it. Le tue opinioni saranno raccolte e potrebbero essere incluse nei nostri futuri articoli.

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CREDITI per l'opera

I crediti per l’opera d’arte sono menzionati nell’app “Artinside Museum” e sono anche forniti di seguito:

The Metropolitan Museum of Art New York 

Credit Line: Robert Lehman Collection, 1975

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